Quanto dura un impianto dentale? Tutto sulla durata, la manutenzione e i fattori che la influenzano

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Quanto dura un impianto dentale?
Quanto dura un impianto dentale? Scopri cosa influenza la sua durata, come mantenerlo e quando potrebbe fallire.

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Gli impianti dentali rappresentano oggi una delle soluzioni più affidabili e durature per chi ha perso uno o più denti. Ma una delle domande che i pazienti ci pongono più spesso è: “Quanto dura un impianto dentale?”. In questo articolo rispondiamo in modo esaustivo, spiegando cosa incide sulla durata dell’impianto, come mantenerlo al meglio e quando potrebbe essere necessario sostituirlo.

Parleremo anche delle differenze tra materiali (titanio e zirconio), delle garanzie, e di come le abitudini quotidiane possano influenzare la longevità dell’impianto. Se stai considerando un impianto o se ne hai già uno, questa guida fa per te.

Da cosa dipende la durata di un impianto dentale

La durata di un impianto dentale è il risultato dell’interazione di numerosi fattori, molti dei quali dipendono sia dalla qualità del trattamento ricevuto, sia dalle abitudini quotidiane del paziente. In condizioni ottimali, un impianto può durare oltre 20 anni e in molti casi anche per tutta la vita. Tuttavia, non esiste una garanzia universale: ogni bocca è un caso a sé.

Ecco i principali fattori che influenzano la longevità di un impianto:

  • Materiali utilizzati: impianti in titanio di grado medicale sono i più resistenti e biocompatibili.
  • Tecnica chirurgica: un intervento preciso e pianificato con tecnologie digitali riduce il rischio di complicazioni.
  • Quantità e qualità dell’osso: un osso ben mineralizzato e in quantità sufficiente garantisce maggiore stabilità nel tempo.
  • Condizioni generali di salute: diabete non controllato, fumo, parodontite o osteoporosi possono compromettere l’osteointegrazione.
  • Igiene orale del paziente: placca e batteri aumentano il rischio di perimplantite, una malattia infiammatoria che può far fallire l’impianto.
  • Controlli periodici: la manutenzione professionale è essenziale per intercettare e correggere tempestivamente eventuali problematiche.

Infine, anche il tipo di protesi applicata (fissa o mobile) e l’equilibrio occlusale (la distribuzione delle forze masticatorie) sono determinanti. Impianti soggetti a carichi eccessivi o mal distribuiti sono più a rischio di danneggiamento.

Differenze tra impianti in titanio e zirconio

Nel campo dell’implantologia dentale moderna, i materiali principalmente utilizzati sono il titanio e lo zirconio. Entrambi hanno caratteristiche eccellenti, ma presentano alcune differenze importanti che possono influenzare la durata e le performance dell’impianto nel tempo.

Impianti in titanio

  • Materiale standard da oltre 40 anni.
  • Elevatissima biocompatibilità: si integra perfettamente con l’osso.
  • Resistenza meccanica superiore: indicato per tutti i casi, anche nei pazienti con forti forze masticatorie.
  • Ottimo comportamento nel tempo: studi clinici mostrano tassi di successo superiori al 95% a 10 anni.

Impianti in zirconio

  • Materiale ceramico di colore bianco: indicato per pazienti con esigenze estetiche elevate, in particolare nel settore anteriore.
  • Biocompatibile e ipoallergenico: adatto a chi è sensibile ai metalli.
  • Minore resistenza agli urti: sconsigliato in pazienti bruxisti o con forti carichi masticatori.
  • Più recente e con meno evidenze a lungo termine: i dati sulla durata oltre i 10 anni sono ancora limitati.

Entrambi possono offrire eccellenti risultati, ma è fondamentale che la scelta del materiale sia personalizzata in base all’anatomia, alle esigenze funzionali e al profilo estetico del paziente.

Quanto dura un impianto dentale

Impianto fisso vs mobile: cosa dura di più?

Una domanda frequente tra i pazienti riguarda la differenza di durata tra impianto fisso e mobile. Anche se entrambi i sistemi si basano su impianti osteointegrati, la struttura protesica applicata può influenzare significativamente la durata complessiva del trattamento.

Impianto fisso

  • Protesi avvitata o cementata stabilmente sull’impianto.
  • Meno parti mobili: minore rischio di usura o rottura.
  • Maggiore comfort e percezione simile ai denti naturali.
  • Richiede un’ottima igiene domiciliare e professionale.

📌 Durata media: oltre 20 anni, con controlli regolari e buona manutenzione.

Impianto mobile (overdenture)

  • Protesi removibile ancorata su 2–4 impianti tramite attacchi a pressione o magnetici.
  • Maggiore facilità di pulizia per i pazienti con ridotta manualità.
  • Alcuni componenti (come gli attacchi) possono usurarsi nel tempo e richiedere sostituzione.
  • Soluzione economica ma generalmente meno stabile nel lungo termine.

📌 Durata media: 10–15 anni, ma può variare in base all’utilizzo e alla manutenzione.

In sintesi: la componente fissa, se indicata, tende ad avere una maggiore durata e migliori performance funzionali. Tuttavia, il successo a lungo termine dipende sempre da una buona progettazione e cura costante.

Come aumentare la durata: igiene, controlli, stile di vita

Prolungare la vita di un impianto dentale è possibile, e nella maggior parte dei casi dipende dalle scelte quotidiane del paziente. Gli impianti non sono “auto-mantenuti”: se trascurati, possono sviluppare infezioni come la perimplantite, che può portare alla perdita dell’impianto anche dopo anni dal suo posizionamento.

Ecco cosa puoi fare per aumentare la durata del tuo impianto:

  1. Mantenere un’igiene orale scrupolosa:
    • Spazzolare i denti almeno 2 volte al giorno.
    • Usare filo interdentale e scovolini per rimuovere la placca attorno all’impianto.
    • Considerare l’uso di un irrigatore orale.
  2. Effettuare controlli regolari:
    • Visite professionali ogni 6 mesi per la detartrasi e la verifica dello stato dell’impianto.
    • Radiografie periodiche per valutare l’osso attorno all’impianto.
  3. Evitare il fumo:
    • Il tabacco compromette la microcircolazione e ostacola l’osteointegrazione.
    • I fumatori hanno un rischio fino a 3 volte maggiore di fallimento implantare.
  4. Adottare uno stile di vita sano:
    • Seguire una dieta equilibrata ricca di calcio e vitamine.
    • Evitare eccessi di zuccheri che favoriscono la proliferazione batterica.
    • Gestire eventuali patologie sistemiche (es. diabete) con l’aiuto del medico curante.
  5. Non trascurare sintomi sospetti:
    • Gengive che sanguinano, dolore localizzato o mobilità della protesi sono segnali da non ignorare.

Un impianto può durare tutta la vita, ma serve un gioco di squadra tra paziente e professionista per mantenerlo sano nel tempo.

Cosa fare se un impianto fa male o si muove

Un impianto dentale sano non deve fare male e non deve muoversi. Se avverti dolore, gonfiore o instabilità, è fondamentale contattare subito il dentista.

Le cause più comuni includono:

  • Infezione gengivale o perimplantite
  • Reazioni infiammatorie post-operatorie
  • Reiezione o fallimento dell’osteointegrazione
  • Fratture del perno o della protesi

Non aspettare che il dolore passi da solo o non cercare soluzioni fai-da-te: rischieresti di peggiorare la situazione.

Quanto tempo dura mediamente un impianto: cosa dicono gli studi clinici

Gli studi clinici e l’esperienza decennale in ambito implantare mostrano che oltre il 95% degli impianti dentali è ancora stabile dopo 10 anni. Molti pazienti li conservano efficacemente anche oltre i 20-25 anni.

Naturalmente, la durata dipende anche da:

  • Età del paziente
  • Qualità chirurgica dell’intervento
  • Corretta occlusione e distribuzione dei carichi masticatori
  • Igiene domiciliare e professionale

Quando e perché un impianto può fallire

Anche se raro, un impianto può fallire. Le cause possono essere:

  • Mancata osteointegrazione: quando l’impianto non si “salda” all’osso
  • Perimplantite: infiammazione cronica dei tessuti attorno all’impianto
  • Traumi o carichi masticatori eccessivi
  • Fumo e malattie sistemiche (es. diabete non controllato)

In questi casi, si può valutare la rimozione dell’impianto e l’inserimento di uno nuovo, eventualmente con rigenerazione ossea.

Garanzie e durata nel tempo

Molti studi dentistici offrono garanzie sugli impianti. Tuttavia, è importante sapere che:

  • Le garanzie coprono di solito dai 5 ai 10 anni
  • La copertura dipende dal rispetto dei controlli periodici
  • Non include danni provocati da scarsa igiene o traumi accidentali

Nel nostro studio, ogni impianto è accompagnato da un piano di controllo personalizzato che aiuta a prevenire problemi e a massimizzare la durata.

Conclusione: quanto dura un impianto dentale

In conclusione, un impianto dentale ben eseguito, con materiali di qualità e curato con attenzione, può durare anche tutta la vita. Il segreto è una combinazione di:

  • Scelta corretta dei materiali
  • Precisione chirurgica
  • Manutenzione costante
  • Controlli regolari

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